domenica 13 marzo 2011

La Verifica Infinita

Ho deciso di esporre il mio punto di vista sulla tanto chiacchierata verifica che sta portando ad un Consiglio Comunale in gran parte fortemente critico nei confronti dell’Amministrazione e del Sindaco in particolare.

Per capire il mio atteggiamento bisogna rifarsi all’origine, cioè alle intese elettorali e agli impegni reciprocamente presi. A chi mi ha contattato per una disponibilità alla candidatura (parlo di Alleanza Nazionale, liste civiche, P.S.D.I. e Forza Italia) ho sempre detto che avrei voluto “mano libera sugli assessori”. In campagna elettorale poi abbiamo sempre parlato, tutti, del desiderio di fare esclusivamente l’interesse del paese. Ho presentato ai nostri concittadini la Giunta prima delle elezioni e le mie scelte, o meglio alcune esclusioni, hanno generato forti malumori in seno a parte della maggioranza.

Iniziamo comunque a lavorare con grande impegno, ed iniziano nella maggioranza alcuni “distinguo”, tanto che un consigliere passa all’opposizione ed il P.S.D.I. toglie il suo appoggio al sottoscritto. Devo dire che tutti questi accadimenti non mi hanno impressionato, perché nella vita ho sempre deciso con la mia testa e ormai ho un’età in cui è difficile cambiare, ma poi non capisco perché dovrei cambiare. Infatti il mio obiettivo, quello per cui mi sono candidato, è fare l’interesse di Castellammare, e in questo senso sono sempre stato disponibile ad accettare e sposare iniziative o collaborazioni, secondo il principio, evidenziato anche in campagna elettorale, che un sindaco può dare un indirizzo, ma sono i suoi concittadini ad aiutarlo a cambiare realmente le cose. Forse però alcuni ritengono che la collaborazione sia tale solo se riconosciuta con una carica amministrativa; su questo io ho un punto di vista diverso, perché qui si tratta di collaborare alla realizzazione del bene comune, attività che si dovrebbe svolgere indipendentemente da corrispettivi di qualunque natura, siano essi incarichi o la cosiddetta “ visibilità” o la carriera politica etc.

Si arriva finalmente a settembre 2009 momento in cui si pone ufficialmente per la prima volta la questione verifica. Della richiesta è promotore il PdL nelle sue due componenti. E devo dire che la questione è stata posta sul tavolo in modo molto corretto; si è detto della necessità di fare il punto sulle cose fatte e soprattutto sulle cose non fatte e di mettere in atto i cambiamenti necessari per correggere il tiro e migliorare l’azione di governo della città. Non si può non accettare una verifica posta in questi termini.

Devo dire che ad ogni confronto sulla verifica ho sempre rammentato a me stesso e a tutti gli interlocutori gli impegni elettorali presi, in particolare quelli che richiamavano alla novità dell'amministrazione, cioè all'esclusione dalla giunta di amministratori o consiglieri del passato. Questo impegno è stato a suo tempo preso con gli elettori anche per non polemizzare o dare giudizi sul passato, ma per essere concreti, “andare oltre” e cercare di inserire nella classe dirigente del paese, dei personaggi nuovi. Apro quindi alla verifica, che però in breve tempo tende a snaturarsi e a concentrarsi sulle rappresentanze in giunta, anche perché, giustamente dal mio punto di vista, le liste civiche vogliono essere prese in considerazione. A dicembre del 2009 “apro” a quattro assessori, uno per ogni gruppo (due a PdL che ha due anime). L’iniziativa naufraga non certo per mia responsabilità; solo “Lavoro e Sviluppo” presenta un possibile assessore che però non accetta l’incarico per propri impegni. Dopo alcune settimane il gruppo presenta un secondo candidato che accetta ed entra a far parte della giunta ricoprendo un posto libero per le precedenti dimissioni dell’assessore ai LL.PP..

Questo nuovo assessore, dopo un inizio entusiasta, si rende conto di non riuscire a conciliare con la carica i propri impegni, che nel frattempo si sono accresciuti, e si dimette alla fine di luglio 2010.

Questo evento riapre la questione verifica. Nasce nel frattempo il “Gruppo Sicilia” in Consiglio e mi sento in dovere di tenerne conto. Dopo alcuni incontri con i diversi gruppi si arriva ad una prima ipotesi di nuova giunta, che io rifiuto perché mi obbligherebbe a venir meno agli impegni elettorali che ho prima descritto. Questo fatto rompe il giocattolo e alcuni componenti della maggioranza si defilano dicendosi non più interessati, anche se, assicurano, mi sosterranno fino al termine della sindacatura.

Non chiudo la porta, ma nel frattempo si verificano nuovi cambiamenti politici, in particolare nasce Futuro e Libertà che aggrega anche i consiglieri della lista civica di “Lavoro e Sviluppo” e diventa il gruppo di maggioranza relativa in Consiglio, dimezzando di fatto il Popolo della Libertà. Si dissolve inoltre il “Gruppo Sicilia”. Io, di mia iniziativa, aderisco a PdL. Non ho mai fatto mistero del mio orientamento politico. A chi mi ha contattato per la candidatura ho subito detto a quale partito avevo destinato il mio voto (Forza Italia). Ho ritenuto opportuno fare questa scelta per una questione di chiarezza nei confronti di tutti.

Con questi cambiamenti in atto viene ripresa la questione verifica, e devo dire con un confronto molto pacato che lascia ben sperare. Dopo varie discussioni e per disaccordi intervenuti fra FLI e PdL, mi viene presentata la richiesta di inserimento di sei assessori (3 FLI, 2 PdL, 1 CDU lista civica). Mi dichiaro contrario a tale soluzione, spiegando che, a questo punto del mandato, sarebbe molto difficile lavorare con una giunta totalmente rinnovata che richiederebbe un lungo periodo di rodaggio. Propongo invece l’inserimento di quattro nuovi assessori per rilanciare l'azione amministrativa e mantenere la maggioranza elettorale indenne dalle vicende nazionali e regionali. Propongo anche la ripartizione 2 FLI, 1 PdL, 1 CDU. “Futuro e Libertà” rifiuta e pone l’aut aut, o tre o niente, anche se, a detta dei portavoce, sosterrà il sindaco fino alla fine del mandato.

E siamo arrivati ad oggi. Sono state rilasciate interviste pesanti nei miei confronti.

In campagna elettorale ho sostenuto che se un sindaco non amministra bene e non fa l’interesse comune lo si deve mandare a casa molto in fretta, e non ho cambiato idea. Ognuno però deve avere il coraggio delle proprie convinzioni e agire di conseguenza. Io non penso a dimettermi, perché sono stato eletto dai cittadini per risolvere i molti problemi del paese e intendo portare fino in fondo il mandato ricevuto. Non mi intimorisce la freddezza o, addirittura, l'aperta ostilità di molti consiglieri, ma mi chiedo che fine ha fatto il bene di Castellammare. Dove è rimasto.

Ma non dovevamo sbracciarci tutti per il paese? Se basta la presunta scarsa visibilità ad azzerare gli entusiasmi di alcuni c’è veramente da riflettere. Capisco bene le ragioni di chi, essendo giovane, aspira anche ad una carriera politica ed ha sicuramente un punto di vista diverso dal mio, ma l’interesse comune deve essere preminente.

Il mio entusiasmo non è calato; sebbene non siano mancati momenti difficili e amarezze, ho ancora la voglia di lottare e mantenere con coerenza gli impegni assunti, insieme con tutta l’Amministrazione che continua instancabilmente a lavorare al mio fianco soltanto per Castellammare. Intanto vi informo che tre giorni fa abbiamo inaugurato la strada di “Grotticelli” e a fine anno avremo il metano.

Ci sentiamo presto.

Marzio Bresciani





8 commenti:

  1. vada avanti per la sua strada non ceda alla bassa politica dei ricatti
    non si preoccupi se le diranno che non ha fatto niente potrà sempre rispondere che ha fatto una sola cosa: ha amministrato senza accontentare i soliti comitati d'affari come succedeva una volta
    se si ricandida io voto di nuovo per lei ma mi raccomando segua la sua testa.
    Franco T.

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  2. Anche io lo rivoterei!

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  3. sinceramente a me non sembra che i suoi assessori abbiano fatto molto
    ma se le cose stanno come dice lei li mantenga alla faccia di Fli, Pdl Pd, Pid ...

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  4. ma se questi consiglieri la sfiduciano e si ricandidano chi li vota più? Li mandi...

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  5. è vero che i suoi assessori sono inefficenti e appartenenti a delle loby cristiane, ma e anche vero che i partiti politici non sono migliori.
    lei è una brava persona ma non si sa circondare della gente giusta, cerchi tra i giovani vedrà che qualcuno che potrà dargli una grossa mano c'è.

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  6. Il Sindaco Bresciani aveva un solo desiserio, quello di mettere a disposizione di Castellammare (città che abita da più di 30 anni) tutta la Sua esperienza acquisita negli anni come Presidente di una grande azienda e come Presidente di tante importanti associazioni (culturali, no-profit, confidustriali, etc). Questo secondo una logica seria, propositiva, pulita e del tutto disinteressata a logiche affaristiche. E' stato votato dai cittadini di Castellammare i quali, stanchi dei soliti proclami di una politica che a Castellammare aveva solo "levato" e stanchi di un periodo di mortificazione legato al commissariamento, sentivano vivo il desiderio di manifestare le loro idee e la loro passione per Castellammare in maniera nuova attraverso una persona che, finalmente, non voleva fare della politica il suo mestiere ma la voleva viverla, al contrario, come “missione”, solo e semplicemente al servizio del bene comune.
    Io mi chiedo: dove è finito questo desiderio dei cittadini di rinnovamento e di svolta? Siamo sicuri che i cittadini di Castellammare sono scontenti? Siamo sicuri che i Cittadini di Castellammare abbiamo dato mandato ai consiglieri (da loro eletti) di muovere delle critiche sull'operato ad oggi svolto dal Sindaco? O i consiglieri "foreggiati" da i loro riferimenti politici stiano approfittando del voto avuto dai Cittadini per fare gli interessi della politica??? Ad ogni modo al Sindaco dico di continuare a lavorare sino al termine del mandato e di cercare, invece, sostegno dai Cittadini direttamente scavalcando i consiglieri ..... vedrà che troverà la forza di continuare.
    V.Messana

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  7. Caro Sindaco, io non parlerei di Verifica Infinita, ma bensi di vergogna infinita. Risulta, per quello che avete prodotto, che la Sua Giunta è specializzata solo in sfilate di moda tanto che anno portato la cosi sperata trasparenza a malacreanza

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  8. La Vita spesso ci pone davanti a scelte coraggiose e impegnative, scelte che possono gratificarci o farci riflettere sulle cose, che ci portano a scegliere se salire sul “carro del vincitore” o perseguire la coerenza del proprio pensiero o dei propri valori.
    Se decidi di salire sul “carro del vincitore” dicono che sei un vincitore, invece sei solo un povero vinto, mentre se scegli la coerenza del proprio pensiero e dei propri valori dicono che sei un perdente.
    Io ho sempre scelto la coerenza del mio pensiero e dei miei valori, non solo perche’ credo che alla lunga questo paghi, ma perche’ e’ una qualita’ e un valore che va difeso.
    Credo d’aver dimostrato di non essere una persona che persegue solo futili miraggi ma che ha il coraggio di esporsi pubblicamente soprattutto per tematiche serie con la propria coerenza del pensiero e dei valori.
    In questi mesi con il mio ingresso nel Partito Democratico ho conosciuto il bello della politica, il credere in degli ideali, il perseguire dei progetti che insieme alla proposta delle proprie idee diventare realta’.
    Conservo il bello della politica, quel bello che troppo spesso fa fatica ad essere compreso.
    Conservo il confronto con tanti cittadini che incontro giornalmente.
    Conservo la disponibilita’, la genuinita’ e la dignita’ riscontrata in tantissime persone e faro’ tesoro dei loro atteggiamenti e dei loro suggerimenti.
    Infine questo e’ il mio motto:
    SERIETA' E AMMINISTRARE CON CORRETTEZZA E IMPEGNO DI TUTTI

    FRANCESCO POMA

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grazie