lunedì 21 marzo 2011

La lettera del Presidente del Consiglio Comunale

Cari concittadini,
in risposta alla mia lettera dove vi ho esposto il mio punto di vista sulla "verifica infinita" ed anche in seguito alle interviste rilasciate alle emittenti televisive Videosicilia e tv7Partinico (a breve pubblicherò i relativi link perchè possiate visionarle), ho ricevuto una lettera dal presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Cruciata, che per vostra opportuna conoscenza riporto di seguito. 
A presto
Marzio Bresciani    
   
Lettera Aperta al Sindaco Marzio Bresciani




Egr. Sig. Sindaco,
mi sento nel dovere di rispondere alla Sua lettera aperta del 14 marzo u.s. perché oltre ad avere scalfito l’immagine dell’intero Consiglio Comunale, reo a parer Suo di essere diventato in gran parte fortemente critico nei confronti dell’Amministrazione e del Sindaco, ha esposto in maniera distorta le vicende che hanno caratterizzato questi anni di attività municipale.

La prima contraddizione avviene quando Lei dice che “voleva le mani libere per la nomina degli assessori” e poi afferma che “la nomina degli stessi prima delle elezioni ha generato forti malumori in seno a parte della maggioranza”. Ma, sbaglio o è stato Lei a richiedere alle segreterie che lo appoggiavano di portare curriculum di personaggi locali su cui indirizzare la Sua scelta, fermo restando che questi non dovevano avere avuto precedenti incarichi politici?

Sbaglio o le segreterie pur non condividendo, si sono attenute alle sue indicazioni portando alcuni nomi di persone al disopra delle parti e senza tessere di partito in tasca? Ricordo male o Lei il giorno stesso della nomina confermò che ad alcuni di loro avrebbe affidato l’incarico di assessore perché erano di suo gradimento?

A parer mio i malumori erano più che legittimi, perché come sappiamo la squadra assessoriale venne per intero nominata a suo piacimento inserendo persino assessori che avevano avuto esperienze politiche nella prima Repubblica (vedi Fundarò e Maniaci), confermando nei fatti che avere avuto precedenti esperienze politiche non è un sinonimo di “mal governo”.

La Sua maggioranza consiliare comunque inghiottì la prima scorrettezza del suo Sindaco ed iniziò l’attività facendo da spalla a tutte le Sue iniziative, anche quelle impopolari (vedi situazione “plesso Buccellato” e ripetuti aumenti della TARSU).

Per fortuna i fatti e la storia di due anni e mezzo di attività parlano chiaro: Lei ha avuto a disposizione una maggioranza consiliare schiacciante, di due terzi dell’intero consiglio comunale, pronta a votare favorevolmente – e senza batter ciglio - quanto veniva posto da approvare.

Mi permetta Sig. Sindaco di ritenere poco corretto da parte Sua fare la “ripassata” al Consiglio e dire che bisogna fare il “bene comune” indipendentemente da corrispettivi di qualunque natura”. Le ricordo che il Consiglio Comunale si è azzerato tutte le spettanze economiche del secondo semestre del 2010 “per il bene comune” e per rientrare nel patto di stabilità. “Bene comune” che non è stato invece preso in considerazione dagli assessori da Lei nominati, che non hanno rinunciato nemmeno ad un centesimo della loro retribuzione. Credo che almeno su questo campo il Consiglio Comunale non ha bisogno di ricevere nessun richiamo.

Se vogliamo, possiamo anche parlare della Sua disponibilità ad ascoltare i suggerimenti e le iniziative del Consiglio Comunale. La risposta è: SEMPRE.

Ma quante volte ha messo in atto le iniziative ed i suggerimenti che Le venivano proposti dal Consiglio Comunale? La risposta è: ZERO. Lo dimostrano le mozioni di indirizzo votate spesso ad unanimità e mai prese in considerazione dall’esecutivo.

Mi consenta altresì Sig. Sindaco, di ricordarLe che non è corretto affermare che Futuro e Libertà ha rifiutato la sua proposta di “ripartire” la nomina di nuovi assessori in 2 FLI, 1 PdL, 1 CDU, perché sa benissimo che non è andata così. Il FLI ha accettato la Sua proposta purchè ad uno dei due assessori FLI venisse riconosciuta anche la carica di Vice Sindaco; ad un gruppo che rappresenta più di un terzo di Consiglio Comunale avendo un Sindaco con tessera del PDL, credo appaia naturale rivendicare ciò (fermo restando che i nomi proposti sarebbero rientrati nei parametri da Lei imposti).

Ma cosa accade? Lei non riesce a chiudere il cerchio con l’intera maggioranza e scarica la Sua incapacità di mediazione nel gruppo consiliare che più le è stato vicino.

Purtroppo, Sig. Sindaco, penso che Lei non ha mai realmente preso in considerazione quello che questo Consiglio Comunale le ribadisce ormai da troppo tempo:

 bisogna rilanciare l’Attività Amministrativa che si è totalmente appiattita;

 ci sono alcuni assessori che dopo due anni e mezzo risultano ancora sconosciuti ai nostri concittadini;

 ci sono alcuni assessori che non sono riusciti a portare alcun finanziamento pubblico al nostro Comune;

 ci sono alcuni assessori che hanno creato un abisso tra l’organo esecutivo ed il Consiglio Comunale.

Abisso che c’e’ anche tra chi governa il “Palazzo” e la gente comune.

Può anche non essere di Suo gradimento Sig. Sindaco, ma questo Consiglio Comunale è una “Istituzione” e rappresenta l’intera cittadinanza Castellammarese. Se la Sua maggioranza le aveva chiesto di entrare in giunta, era solamente per poterLe dare una mano nel governo cittadino, impegnandosi in prima persona, mettendo a disposizione della Città i propri riferimenti politici presenti al governo Provinciale, Regionale e Nazionale.

Lei non ha voluto accettare questo aiuto e mi dispiace; soprattutto perché così facendo farà mancare molte buone occasioni a Castellammare. Si ricordi comunque che il Consiglio Comunale rimarrà fedele all’impegno preso con gli elettori. Sono certo di poterLe confermare che ognuno nella sua appartenenza politica è pronto a sostenere tutte quelle iniziative utili allo sviluppo del territorio, come lo è stato quando l’indomani mattina della festa della Patrona, il 22 agosto in seduta d’urgenza, si è riunito di buon ora ed ha approvato all’unanimità, senza distinzione di colore politico, il bando relativo al Metano. Ma si ricordi ugualmente che sarà pronto a bacchettarLa qualora riterrà non stia facendo la cosa giusta per il paese.

Perché si ricordi che per il Consiglio Comunale

“l’interesse Comune viene prima di tutto”.

Castellammare del Golfo, 21 marzo 2011

Cordialmente

Giuseppe Cruciata




domenica 13 marzo 2011

La Verifica Infinita

Ho deciso di esporre il mio punto di vista sulla tanto chiacchierata verifica che sta portando ad un Consiglio Comunale in gran parte fortemente critico nei confronti dell’Amministrazione e del Sindaco in particolare.

Per capire il mio atteggiamento bisogna rifarsi all’origine, cioè alle intese elettorali e agli impegni reciprocamente presi. A chi mi ha contattato per una disponibilità alla candidatura (parlo di Alleanza Nazionale, liste civiche, P.S.D.I. e Forza Italia) ho sempre detto che avrei voluto “mano libera sugli assessori”. In campagna elettorale poi abbiamo sempre parlato, tutti, del desiderio di fare esclusivamente l’interesse del paese. Ho presentato ai nostri concittadini la Giunta prima delle elezioni e le mie scelte, o meglio alcune esclusioni, hanno generato forti malumori in seno a parte della maggioranza.

Iniziamo comunque a lavorare con grande impegno, ed iniziano nella maggioranza alcuni “distinguo”, tanto che un consigliere passa all’opposizione ed il P.S.D.I. toglie il suo appoggio al sottoscritto. Devo dire che tutti questi accadimenti non mi hanno impressionato, perché nella vita ho sempre deciso con la mia testa e ormai ho un’età in cui è difficile cambiare, ma poi non capisco perché dovrei cambiare. Infatti il mio obiettivo, quello per cui mi sono candidato, è fare l’interesse di Castellammare, e in questo senso sono sempre stato disponibile ad accettare e sposare iniziative o collaborazioni, secondo il principio, evidenziato anche in campagna elettorale, che un sindaco può dare un indirizzo, ma sono i suoi concittadini ad aiutarlo a cambiare realmente le cose. Forse però alcuni ritengono che la collaborazione sia tale solo se riconosciuta con una carica amministrativa; su questo io ho un punto di vista diverso, perché qui si tratta di collaborare alla realizzazione del bene comune, attività che si dovrebbe svolgere indipendentemente da corrispettivi di qualunque natura, siano essi incarichi o la cosiddetta “ visibilità” o la carriera politica etc.

Si arriva finalmente a settembre 2009 momento in cui si pone ufficialmente per la prima volta la questione verifica. Della richiesta è promotore il PdL nelle sue due componenti. E devo dire che la questione è stata posta sul tavolo in modo molto corretto; si è detto della necessità di fare il punto sulle cose fatte e soprattutto sulle cose non fatte e di mettere in atto i cambiamenti necessari per correggere il tiro e migliorare l’azione di governo della città. Non si può non accettare una verifica posta in questi termini.

Devo dire che ad ogni confronto sulla verifica ho sempre rammentato a me stesso e a tutti gli interlocutori gli impegni elettorali presi, in particolare quelli che richiamavano alla novità dell'amministrazione, cioè all'esclusione dalla giunta di amministratori o consiglieri del passato. Questo impegno è stato a suo tempo preso con gli elettori anche per non polemizzare o dare giudizi sul passato, ma per essere concreti, “andare oltre” e cercare di inserire nella classe dirigente del paese, dei personaggi nuovi. Apro quindi alla verifica, che però in breve tempo tende a snaturarsi e a concentrarsi sulle rappresentanze in giunta, anche perché, giustamente dal mio punto di vista, le liste civiche vogliono essere prese in considerazione. A dicembre del 2009 “apro” a quattro assessori, uno per ogni gruppo (due a PdL che ha due anime). L’iniziativa naufraga non certo per mia responsabilità; solo “Lavoro e Sviluppo” presenta un possibile assessore che però non accetta l’incarico per propri impegni. Dopo alcune settimane il gruppo presenta un secondo candidato che accetta ed entra a far parte della giunta ricoprendo un posto libero per le precedenti dimissioni dell’assessore ai LL.PP..

Questo nuovo assessore, dopo un inizio entusiasta, si rende conto di non riuscire a conciliare con la carica i propri impegni, che nel frattempo si sono accresciuti, e si dimette alla fine di luglio 2010.

Questo evento riapre la questione verifica. Nasce nel frattempo il “Gruppo Sicilia” in Consiglio e mi sento in dovere di tenerne conto. Dopo alcuni incontri con i diversi gruppi si arriva ad una prima ipotesi di nuova giunta, che io rifiuto perché mi obbligherebbe a venir meno agli impegni elettorali che ho prima descritto. Questo fatto rompe il giocattolo e alcuni componenti della maggioranza si defilano dicendosi non più interessati, anche se, assicurano, mi sosterranno fino al termine della sindacatura.

Non chiudo la porta, ma nel frattempo si verificano nuovi cambiamenti politici, in particolare nasce Futuro e Libertà che aggrega anche i consiglieri della lista civica di “Lavoro e Sviluppo” e diventa il gruppo di maggioranza relativa in Consiglio, dimezzando di fatto il Popolo della Libertà. Si dissolve inoltre il “Gruppo Sicilia”. Io, di mia iniziativa, aderisco a PdL. Non ho mai fatto mistero del mio orientamento politico. A chi mi ha contattato per la candidatura ho subito detto a quale partito avevo destinato il mio voto (Forza Italia). Ho ritenuto opportuno fare questa scelta per una questione di chiarezza nei confronti di tutti.

Con questi cambiamenti in atto viene ripresa la questione verifica, e devo dire con un confronto molto pacato che lascia ben sperare. Dopo varie discussioni e per disaccordi intervenuti fra FLI e PdL, mi viene presentata la richiesta di inserimento di sei assessori (3 FLI, 2 PdL, 1 CDU lista civica). Mi dichiaro contrario a tale soluzione, spiegando che, a questo punto del mandato, sarebbe molto difficile lavorare con una giunta totalmente rinnovata che richiederebbe un lungo periodo di rodaggio. Propongo invece l’inserimento di quattro nuovi assessori per rilanciare l'azione amministrativa e mantenere la maggioranza elettorale indenne dalle vicende nazionali e regionali. Propongo anche la ripartizione 2 FLI, 1 PdL, 1 CDU. “Futuro e Libertà” rifiuta e pone l’aut aut, o tre o niente, anche se, a detta dei portavoce, sosterrà il sindaco fino alla fine del mandato.

E siamo arrivati ad oggi. Sono state rilasciate interviste pesanti nei miei confronti.

In campagna elettorale ho sostenuto che se un sindaco non amministra bene e non fa l’interesse comune lo si deve mandare a casa molto in fretta, e non ho cambiato idea. Ognuno però deve avere il coraggio delle proprie convinzioni e agire di conseguenza. Io non penso a dimettermi, perché sono stato eletto dai cittadini per risolvere i molti problemi del paese e intendo portare fino in fondo il mandato ricevuto. Non mi intimorisce la freddezza o, addirittura, l'aperta ostilità di molti consiglieri, ma mi chiedo che fine ha fatto il bene di Castellammare. Dove è rimasto.

Ma non dovevamo sbracciarci tutti per il paese? Se basta la presunta scarsa visibilità ad azzerare gli entusiasmi di alcuni c’è veramente da riflettere. Capisco bene le ragioni di chi, essendo giovane, aspira anche ad una carriera politica ed ha sicuramente un punto di vista diverso dal mio, ma l’interesse comune deve essere preminente.

Il mio entusiasmo non è calato; sebbene non siano mancati momenti difficili e amarezze, ho ancora la voglia di lottare e mantenere con coerenza gli impegni assunti, insieme con tutta l’Amministrazione che continua instancabilmente a lavorare al mio fianco soltanto per Castellammare. Intanto vi informo che tre giorni fa abbiamo inaugurato la strada di “Grotticelli” e a fine anno avremo il metano.

Ci sentiamo presto.

Marzio Bresciani